Eros

Sgualcito il lenzuolo aleggia ricordo
l’odore serra che cancella il sonno
impressi restano dai baci mordo
vita, energia, parole senza senno
parole al vento tu che sei mio porto,
lontano un miglio basta un solo cenno,
alata spuma calda il tuo trasporto
che l’onda avvolge, come il mio lenzuolo
riporta rena, orma d’amante accorto.

E inarcata la schiena, in un angolo
le mani sfogliano la nuda pelle
abbandonata acrobata, scivolo
in un’altra dimensione poi nelle
sfere, ai bordi di un sogno di bambino
mentre la notte s’allontana in quelle
luci di città dalla finestra il pino
si muove e la mano che invito
mi tocca, m’accompagna, sino
l’orlo del vestito, ancora sgualcito.

Lila

L’incubo

un taglio tra le righe
il coltello affilato
ritrovarsi, un giorno,
senza parole, senza
il ricordo della prima lettera
il dolore dell’ultima parola.

Lungo una strada
il corpo stanco di percorrere
sentieri scartati dall’uomo
lo spazio informe, libertà
che si fa prigione, di sensi.

Quando tutto diventa grigio
un tunnel di emozioni
per risvegliarsi un giorno
senza nulla da dire.

Lila

Con amore

Per favore non dire che mi ami, morirei per quelle tue parole ed io non so morire un’altra volta. Ma se proprio vuoi amarmi fallo dolcemente e portami tra i tuoi respiri e i tuoi sussurri.
Fammi volare guardando i tuoi occhi e donami la forza con le tue parole.
Solo così potrai amarmi e portarmi con Te nelle strade della vita. Solo così…